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LETTERA AL DIRETTORE DE "IL PICCOLO" DI GORIZIA, DA PARTE DELL'ASSOCIAZIONE "FURLANS DAL GURIZAN"

Al direttore del giornale “Il Piccolo” di Gorizia Roberto Covaz

Al giornalista redattore dell’articolo “Romoli apre a Fontanini – Città anche friulana” Francesco Fain

 

A nome dell’associazione “Furlans dal Gurizan” che rappresento, voglio esprimere tutta la nostra indignazione per come è stato scritto l’articolo sopraccitato.

Mi riferisco, in particolare, al senso – a mio avviso reinterpretato e distorto - delle parole dette dal sindaco della città Ettore Romoli in occasione della IX Convention dei friulani nel mondo.

In Prefettura, assieme a tanti altri friulani c’ero anch’io ed il sindaco Romoli non si è espresso nel modo riportato dal giornalista; con sorpresa di molti, a dire il vero, ha invece difeso la friulanità di Gorizia e quindi ha, di fatto, smentito la evidente “dis-informazione” con la quale il Vostro quotidiano cerca di far passare Gorizia quale una città giuliana, fino al punto di negare o, quantomeno, di non citare che esiste un borgo storico (Borc Sant Roc) nel cuore stesso della città di Gorizia che è - e se ne fa un vanto – prettamente friulano (non c’è solo la frazione di Lucinico, come apparso in un recente articolo).

Inoltre, per la cronaca, a Gorizia la lingua friulana (così come quella slovena) non è relegata – non ancora almeno – nei singoli borghi ma è possibile udirla anche nei vari quartieri, compreso il centro.

La distorsione dei fatti è stata anche maggior in merito alle dichiarazioni del Presidente della provincia di Gorizia che per il territorio goriziano individua un’identità “altra”, dichiarando che “qui vivono genti friulane, triestine (?!) e slovene che fanno comunità!” e a sostegno della presunta triestinità della provincia e alla loro auspicabile fusione, lo stesso Fain scrive: “via, peraltro, che molti considerano scontata!”.

Mi pregio informarVi che, su 25 comuni della Provincia di Gorizia, 15 rientrano nella zonizzazione della lingua friulana, 7 di quella slovena mentre 7 non sono stati zonizzati in quanto dichiaratisi come “bisiachi” e “gradese”; da notare che non vi è traccia delle “genti triestine” di cui all’articolo.

E’ del tutto evidente che più della metà della Provincia di Gorizia si riconosce nella lingua friulana e nella cultura che la esprime e questo è un dato di fatto che richiede, da chi lo fa per professione, di riferire le notizie per come sono e non per come si vorrebbe che fossero.

In conclusione, precisando ancora una volta che di lingua friulana si tratta e non di dialetto (come spesso riportato erroneamente nei Vostri articoli), pretendiamo da codesto quotidiano maggior rispetto per la Comunità friulana presente nel territorio provinciale ovvero una informazione puntuale e corretta, in particolare per quanto attiene le norme emanate a tutela della sua identità linguistica dalle istituzioni regionali, statali e comunitarie.

Distinti saluti.

Isa Dorigo

Presidente

dell’associazione

“Furlans dal Gurizan”

www.furlansdalgurizan.eu

info@furlansdalgurizan.eu

A termine di legge, si richiede il diritto alla replica in quanto si ritiene che l'articolo a firma di Francesco Fain contenga informazioni giornalistiche non corrispondenti al vero e lesive dei friulani della provincia di Gorizia. 






























































































































































 Dominio intestato a Luca Campanotto CMP LCU 81D09 E473 B